Implacabili, i dati raccolti dalle rilevazioni dellIstat, fotografano lincertezza che avvolge anche lindustria italiana. Se a luglio infatti su base mensile il fatturato dell’industria è cresciuto, colpisce il dato che, sempre su base mensile è però calato rispetto al luglio 2015. Ed, oltretutto, gli ordini sono crollati. Entrando nello specifico dellattuale rilevazione, nello scorso luglio è stato registrato un incremento del 2,1% del fatturato che, se rivisto mentre in virtù del calendario, questanno i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 23 di luglio 2015, si evince come il fatturato totale sia calato in termini tendenziali dello 0,7%, con un lieve aumento sul mercato interno (+0,2%) e una flessione su quello estero (-2,2%). Come dicevamo, crollano invece gli ordinativi, segnano a luglio una flessione del 10,8%. Su questultimo dato l’Istat suggerisce che è dovuto al risultato eccezionalmente elevato registrato nel mese di giugno (+14,3% rispetto a maggio) positivamente influenzato dal settore della cantieristica. Nel confronto con il mese di luglio 2015, lindice grezzo degli ordinativi segna un calo dell11,8%. Salta invece agli occhi lincremento maggiore registrato nei prodotti elettronici (+20,0%), di contro alla fabbricazione di mezzi di trasporto(in particolare nel settore della cantieristica), dove prevale la flessione maggiore (-35,6%). Insomma, diciamo che la situazione non è allarmante ma certo è tempo di cominciare a dare seguito, a concretizzare una politica economica forte e convincente.
M.